Un mosaico per creare armonia
Betlemme non è solamente il luogo dove è nato Gesù. Da piccolo villaggio ora è diventata
una cittadina che conta circa 25.000 abitanti e si trova all’interno dei territori palestinesi occupati.
Qui si respira un clima di oppressione, sia fisica che economica e sociale: infatti il muro corre a ridosso delle case della periferia e la sua presenza ricorda costantemente la continuità del conflitto in atto. La maggior parte dei palestinesi che lavoravano a Gerusalemme e nei suoi pressi si è vista negare il permesso di oltrepassare il muro di separazione, perdendo quindi il proprio impiego. Queste difficoltà si riflettono di conseguenza sulle famiglie più povere, che molto spesso si ritrovano senza un reddito per la vita della famiglia. In particolare le donne hanno grandi difficoltà di accesso all’educazione e al mondo del lavoro, come i giovani tra 20 e 30 anni. Il progetto vuole contribuire al miglioramento delle condizioni di vita economiche e culturali della popolazione più debole di Betlemme, promuovendo l’inserimento lavorativo di giovani e
donne nella produzione e restauro di manufatti artigianali sull’arte del mosaico, nell’offerta di servizi di accoglienza turistica attraverso la formazione e la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale.
La Custodia di Terra Santa ha messo a disposizione una struttura che si trova nel centro di Betlemme che è stata completamente restaurata.
Sono stati attivati corsi per il restauro e la produzione di mosaici, corsi di formazione turistica per l’accompagnamento dei pellegrini e è stata avviata un’attività di vendita dei prodotti realizzati. Questo progetto è stato finanziato in parte dall’Assessorato alle Attività Internazionali della Provincia Autonoma di Trento e realizzato dalla Associazione Missioni Francescane Trento onlus in collaborazione con le Associazioni Pro Terra Sancta, Amici di P. Pietro Kaswalder, Artigiani della Provincia di Trento e Aca de Vita.